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POVEGLIA, L’ISOLA DEL MISTERO

POVEGLIA, L’ISOLA DEL MISTERO

In un precedente post, abbiamo descritto gli aspetti storici che hanno caratterizzato l’isola di Poveglia e le vicende dei suoi abitanti.

Il canale di ingresso e gli edifici dell’antico ospedale geriatrico sull’isola di Poveglia.

Oltre a quella ufficiale, esiste anche una narrazione alternativa su Poveglia, che si concentra su presunte vicende legate al paranormale e al mistero.

In particolare, l’isola è balzata agli onori delle cronache per presunti avvistamenti di fantasmi, tanto da renderla una meta gettonata fra gli appassionati del turismo horror.

Poveglia, famosa anche come l’isola dei fantasmi o l’isola dei morti, deve questa singolare connotazione al fatto che nel 1700, quando imperversò la peste nera, sarebbe stata scelta come luogo in cui confinare e seppellire gli appestati.

In seguito si svilupparono leggende che riconoscevano nei fantasmi le anime in pena delle

persone morte sull’isola.

Vale la pena ricordare, tuttavia, che tra gli studiosi non sussiste un’unanimità di vedute sul fatto che i malati di peste fossero seppelliti sull’isola: Alberto Toso Fei, esperto di vicende storiche veneziane, afferma che le uniche tracce di cadaveri sepolti sull’isola sarebbero collegate a due disavventure, accadute nel 1793 e nel 1799, quando morirono rispettivamente 8 e 12 marinai mentre si trovavano in quarantena.

Le vicende controverse che riguardano l’isola non finiscono qui; nel 1922 venne edificato un ospedale per malati di mente: di quella struttura rimangono soltanto dei ruderi con la scritta reparto psichiatria” posta sull’ingresso.

I malati residenti nell’ospedale testimoniarono a più riprese di aver  visto i fantasmi delle anime dei morti di peste, tuttavia, per ovvie ragioni, non vennero creduti.

Il presunto avvistamento di fantasmi non coinvolse solo i malati dell’ospedale psichiatrico: un’infermiera testimoniò di come il dottor Sarles, che inventò la lobotomia, si fosse suicidato in

circostanze sospette proprio sull’isola.

I turisti amanti del brivido che hanno deciso di visitarla, dopo la chiusura della struttura psichiatrica nel 1946, hanno rivelato di aver assistito ad inspiegabili apparizioni e a lamenti inquietanti.

Un recente episodio, apparso anche sulle cronache locali di quotidiani e agenzie di stampa nel 2016, ha riguardato la brutta avventura vissuta da cinque giovani americani; questi turisti, provenienti dal Colorado, dopo aver raggiunto Poveglia a bordo di un taxi acqueo quando era già buio, hanno attirato l’attenzione di una barca di passaggio con le loro urla terrorizzate; per riportare al sicuro i cinque malcapitati sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco.

Difficile affermare quanto possa valere fare un’esperienza all’insegna del brivido come questa; inoltre, la presenza di fantasmi potrebbe essere anche il risultato di false suggestioni e impressioni errate, veicolate anche dallo stato di abbandono in cui ha versato l’isola.

In ogni caso, coloro che scegliessero di vivere un’esperienza fuori dall’ordinario e anticonvenzionale, possono farsi traghettare sull’isola da un’imbarcazione taxi privata al costo di 200 euro.

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