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CA’ PESARO

INTRODUZIONE

In questo post, desideriamo presentarti uno degli edifici storici più prestigiosi di Venezia, Ca’ Pesaro.

Ca’ Pesaro è un palazzo in stile barocco che si trova nel sestiere di Santa Croce e che si affaccia sul Canal Grande. Se l’arte è la tua passione, Ca’ Pesaro è una tappa obbligata, poiché ospita al suo interno la Galleria internazionale d’arte moderna e il Museo d’arte orientale di Venezia.

La mole del palazzo è imponente; la preziosità dello stile si può ricavare dalle allegorie presenti sui soffitti, dipinte da Giambattista Pittoni, e dalla facciata principale in stile barocco, arricchita da bassorilievi e statue.

In corrispondenza del pianterreno, troviamo una decorazione bugnato, mentre ciascun piano nobile presenta 7 archi a tutto sesto decorati.

 

STORIA

Un’importante famiglia patrizia veneziana, quella dei Pesaro, affidò la costruzione del palazzo all’architetto Baldassarre Longhena, che fu scelto per la progettazione di altri importanti edifici, come Ca’ Rezzonico e la basilica di Santa Maria della Salute. I tempi per erigere e completare l’edificio si protrassero a lungo: basti pensare che l’inizio dei lavori avvenne nel 1652, per terminare nel 1710. Longhena morì nel 1682, e l’incarico passò ad Antonio Gaspari.

Tra il Settecento e l’Ottocento ci furono diversi passaggi di proprietà: il palazzo passò nelle mani della famiglia Gradenigo, per essere adibito in seguito a collegio dai Padri armeni Mechitaristi. Infine entrò in scena la famiglia Bevilacqua, che per volere della duchessa Felicita allestì tra le mura del palazzo una galleria di arte moderna.

Felicita, nonostante una vita personale piuttosto travagliata, ebbe modo di sviluppare un’importante propensione al mecenatismo: non deve stupire che nel suo testamento, scritto poco prima della morte nel 1899, la duchessa abbia deciso di concedere la struttura ai giovani artisti. Fu creata quindi la Fondazione Bevilacqua La Masa, intitolata a lei e a suo marito, il generale Giuseppe La Masa.

Il 18 maggio 1902, il Comune di Venezia allestì al primo e al secondo piano di Ca’ Pesaro la Galleria internazionale d’arte moderna e permise agli artisti di utilizzare il terzo piano del palazzo come spazio creativo.

CA’ PESARO: UN’ ANIMA ARTISTICA RIBELLE GIUNTA FINO AI GIORNI NOSTRI

La Fondazione negli ultimi decenni ha condotto battaglie contro la commercializzazione di Venezia e a favore del ripopolamento del suo centro storico.

Particolarmente aspra è stata la critica nei confronti dell’hotel “The Venetian”, il più grande albergo a 5 stelle degli Stati Uniti; la struttura, che si trova a Las Vegas è una riproduzione a tema della città di Venezia. Inaugurato nel 1999, l’hotel è stato attaccato durante la mostra Migropolis, organizzata dalla Fondazione Bevilacqua in una propria galleria in Piazza San Marco nel 2009.

L’anima ribelle e anticonformista portata avanti dalla Fondazione Bevilacqua ha impregnato la storia di Ca’ Pesaro già nei primi decenni del Novecento: artisti anticonformisti, che per stile si opponevano ai gusti estetici della Biennale, trovarono in quel luogo una sorta di palestra intellettuale nella quale sperimentare linguaggi espressivi differenti.

Tra gli artisti più importanti troviamo Arturo Martini, che lasciava influenzare dai modelli arcaici, Felice Casorati, che si ispirava allo Jugenstill, Guido Marussig, dedito al simbolismo e Gino Rossi, che si rifaceva alle opere di Paul Gauguin.

La figura che più di tutti guidò gli artisti capesariani fu quella del critico d’arte Nino Barbantini.

Non nacque mai un vero e proprio manifesto ufficiale, e ciascun artista agiva in modo indipendente. Furono allestite anche mostre dedicate al pittore e scultore futurista Umberto Boccioni; inoltre furono allestite mostre antiquarie con vetri soffiati di Murano, piastrelle in maiolica, ceramiche in stile Liberty e mobili vari.

MUSEO D’ARTE ORIENTALE

Dal 1928, il terzo piano di Ca’ Pesaro fu destinato a ospitare il Museo d’ Arte Orientale di Venezia.

Al suo interno, si trova una delle più voluminose raccolte d’arte giapponese in Europa, impreziosita da capolavori di arte cinese e indonesiana.

Intere sale della collezione sono dedicate al Giappone: in particolare, vengono custodite armi belliche e armature che furono proprietà dei signori feudali e samurai del Periodo Edo (1603-1868).

INFORMAZIONI UTILI PER LA VISITA

 

Se vuoi visitare Ca’ Pesaro, con un unico biglietto potrai accedere sia alla Galleria d’arte moderna del primo piano, sia al Museo d’Arte Orientale del terzo piano.

Durante l’orario invernale (1 novembre – 31 marzo), l’orario di apertura di Ca’ Pesaro va dalle 10.30 alle 16.30, mentre durante l’orario estivo (1 aprile – 31 ottobre), l’orario di apertura va dalle 10.30 alle 18. La biglietteria è aperta fino a mezz’ora prima della chiusura.

Giorno di chiusura il lunedì.

Per maggiori informazioni sulle mostre allestite, sui percorsi museali e sull’acquisto dei biglietti, ti consigliamo di consultare il seguente link.

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